Anche il 2010 é stato per me e per la missione un anno di grazia La visita che ci hanno fatto Fabrizio, Augusta e Marilena, che sono venuti anche in nome di tutto il Gruppo, é stata per me motivo di gioia per aver condiviso con loro, nelle due settimane a disposizione, viaggi, anche se un pó inpolverati !!!, conversazioni, considerazioni, qualche fatica, ma soprattutto la constatazione che anche per loro – ma attraverso loro anche tutti voi - finalmente la Missione ha un volto: il volto dei bambini, degli anziani, degli ammalati, delle strade impolverate, dei precipizi mozza fiato, delle altezze della puna e dei suoi abitanti: gli Indios, i pastori e i loro lama e le alpache – non abbiamo avuto la fortuna di vedere il condor!!! Il volto dei missionari e delle missionarie. Insomma il volto della missione che da tanti anni aiutate senza conoscerla direttamente. Il volto della missione nei momenti di festa: - celebrazione per i 25 anni di presenza delle suore Missionarie di Gesú Verbo e Vittima ad Haquira e celebrazione civile per il 50° della creazione politica di Tambobamba come capitale di Provincia - e nella realtá di ogni giorno. Niente di artificiale o di premeditato per i visitanti.
Leggendo in anteprima il messaggio di Fabrizio ai collaboratori mi é venuto in mente la pagina del Vangelo e l’obolo della vedova al Tempio e soprattutto il commento di Gesú: “In veritá vi dico : questa vedova ha gettato nel tesoro piú di tutti gli altri. Poiché tutti hanno gettato del loro superfluo, essa invece, nella sua povertá, vi ha messo tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere”... ed é passata alla storia! (Mc. 12, 41-44). Condividere nell’abbondanza é relativamente facile; nelle ristrettezze é piú difficile, ma spesso i poveri, pure nei loro limiti, sono piú solidali dei ricchi.
Siamo un pó tutti al corrente delle difficoltá che stanno passando tante famiglie a causa della crisi economica mondiale; tanti posti di lavoro persi con le conseguenze spesso tragiche per le famiglie. Tanti giovani che faticano a trovare il primo lavoro; lavoratori che a 40-50 anni perdono il posto di lavoro: troppo giovani per andare in pensione e troppo in su negli anni per trovare un altro posto di lavoro. La situazione non é senz’altro rosea e la ripresa é ancora incerta o quanto meno molto lenta.
Non ostante questo panorama politico ed economico alquanto negativo che dura ormai da qualche anno quello che constato peró é che la solidarietá, anche se con qualche sacrificio in piú, non é venuta meno, e di questo vi sono grati i bambini della “Casa del Niño” di Chuquibambilla, i bambini e bambine della “Casa Nazareth” di Tambobamba, gli ammalati che si rivolgono con fiducia ai nostri Dispensari medici parrochiali, le Suore missionarie che si dedicano all’Evangelizzazione, alla catechesi e alla caritá, e i villaggi che usufruiscono delle opere sociali della nostra Missione. E’ il volto della Chiesa locale che crede nelle parole del Papa: Evangelizzazione e Promozione Umana sono le due facce della stessa medaglia che é la missione della Chiesa.
Con queste riflessioni auguro a tutti voi del Gruppo Jonathan e a tutti i collaboratori e benefattori un SANTO NATALE un BUON ANNO 2011 con la sicurezza del mio ricordo costante nel Signore per ognuno di voi.
Con affetto vi benedico tutti.
Mons. Domenico Berni, osa
(Vescovo di Chuquibambilla)